
«Ti ha già detto qualcosa?»
«Chi?»
«Lei… la vittima.»
«No, Jo. Neanche una parola, ma lo farà sicuramente, più tardi. Lo fanno tutte. Adesso non è ancora pronta a parlare e nemmeno io sono dell’umore giusto per ascoltarla. Mi limito a osservare. Sai, è scossa, incapace di rendersi conto di quello che le è successo. Non sa di essere morta. Le ci vuole del tempo.»
In un bosco sui colli bolognesi viene trovato il cadavere mutilato di una giovane studentessa. Accanto al corpo, c’è una cartolina del film Il terzo uomo.
A occuparsi del caso è il commissario Jo Penna, a capo della Squadra mobile di Bologna, per il quale inizia un incubo che lo riporta indietro di anni, quando lavorava a Cortina. Lì, nello splendido scenario delle Dolomiti, aveva arrestato Mattia Longo, uno psicopatico che aveva ucciso e mutilato tre donne e che, una volta in prigione, si era suicidato. Quell’indagine, lunga e sfiancante, aveva distrutto anche la vita familiare del commissario.
Ma se Longo è morto, chi è che sta imitando il suo modus operandi?
Tra indizi e false piste, per Jo Penna e la sua squadra inizia una caccia serrata, mentre il killer continua a uccidere.
Il romanzo è vincitore ex aequo del Premio GialloLuna NeroNotte 2019 per il miglior romanzo inedito.
ISBN | 9788894909548 |
FORMATO | Cartaceo e digitale |
L’AUTRICE
Irene Rossi è insegnante. Tra il 1992 e il 2006 ha pubblicato sedici romanzi di narrativa per ragazzi, aggiudicandosi otto premi letterari, tra cui quattro Selezione Bancarellino.
Con Mursia, nel 2006, è uscita con un’antologia di Italiano con diffusione nella scuola media.
Nel 2017 è stata tra i cinque finalisti del Garfagnana in Giallo.
Nel 2018 ha vinto il Concorso Pegasus Golden Selection, sezione Gialli, a cui ha rinunciato perché risultata tra i cinque finalisti del Premio Alberto Tedeschi.
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