
I fantasmi di Four Pools (titolo originale: The Four Pools mystery) è un romanzo di Jean Webster, terzo titolo della collana I Cormorani.
Arnold Crosby, avvocato di New York abituato a frenetici ritmi lavorativi, ha deciso di concedersi una breve vacanza per distendere i nervi. Si reca quindi in Virginia, presso la tenuta di Four Pools, dove vivono lo zio, il Colonnello Gaylord, e il giovane cugino Radnor. Tuttavia, la splendida casa di famiglia, luogo di teneri ricordi d’infanzia per Arnold, appare molto cambiata: ora è un regno maestoso e decadente governato dallo zio, uomo testardo e tirannico, che a volte usa le maniere forti con i servi neri e non ripone fiducia nel figlio. Inoltre, sin dall’arrivo del cugino newyorchese, iniziano a verificarsi strani fatti a Four Pools. Fra i servitori neri serpeggia la paura verso un antico fantasma che compare a più riprese e ruba persino cibo nelle cucine. Sarà provvidenziale l’arrivo del reporter Terry Patten, amico di Arnold, nonché ambiziosa e talentuosa penna del Post Dispatch.
Questo è il pittoresco inizio di una trama intricata che, scivolando fra gli spettri del presente, porterà in luce i segreti sepolti nel passato dei Gaylord.
The Four Pools Mystery fu scritto nel 1908 durante un viaggio di otto mesi attorno al mondo e tratteggia, fra ironia e mistero, un vivido spaccato di quelle ingiustizie sociali che Jean Webster cercò sempre di denunciare.
L’AUTRICE
Jean Webster, pseudonimo di Alice Jane Chandler Webster nasce nel 1876 a Fredonia, stato di New York, in seno a una famiglia progressista. Vive a contatto la madre, la nonna e la bisnonna, donne impegnate nell’attivismo, femministe di ampie vedute. Il capofamiglia è Charles Luther Webster, editore di successo che cura la pubblicazione di alcune opere di Mark Twain, parente della moglie. Tuttavia, i rapporti fra i due diventano tesi e segnati da un evento tragico: il suicidio di Charles. Alice manterrà sempre riserbo sul suo stato di “pronipote di Twain”.
Diplomata in pittura su porcellana e ormai nota come “Jean” fra le sue compagne di studi, l’autrice frequenta il Vassar College cercando di indagare fra le pieghe del tessuto sociale. Visita orfanotrofi e riformatori per ragioni di studio e ciò pone le basi per la stesura del suo romanzo più famoso, Papà Gambalunga (1912), acclamato dalla critica e presto adattato al palcoscenico. Visita l’Europa e rimane stregata dall’Italia, che sceglie come soggetto per la tesi di laurea in economia. Di lì a poco s’innamora di un uomo sposato che divorzierà per lei: la vicenda, all’epoca, fa scandalo. Pur sapendo che le donne della sua famiglia avevano avuto gravidanze pericolose, l’autrice non rinuncia al sogno di maternità. La notte del 10 giugno 1916, dà alla luce una bambina. A poche ore dal parto, la mattina del giorno dopo, Jean muore di febbre puerperale.
Jean Webster ha regalato al mondo otto romanzi freschi, ironici e profondi.